E’ possibile chiamare il Numero Verde: 800272670 dal lunedì al sabato dalle ore 09:00 alle ore 14:00
Il primo passo è quello di verificare la tipologia del materiale di cui è fatto l’involucro dell’uovo.
La maggior parte delle uova sono ricoperte da involucri in plastica o in poliaccoppiato.
Il primo è il caso delle uova da pasticceria, o di alcune marche da supermercato: si tratta degli imballaggi più leggeri, completamente trasparenti, semitrasparenti o di colore chiaro.
In questo caso occorre buttare l’involucro negli IMBALLAGGI IN PLASTICA E METALLI.
Il secondo caso è quello del poliaccoppiato, costituito da plastica e alluminio – solitamente colorato all’esterno e argentato all’interno. Si tratta degli involucri più comuni perché economici e resistenti; se accartocciati, oltre a sfrigolare, mantengono in parte la forma impressa.
In questo caso si consiglia di gettare gli incarti nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO.
Ci sono poi uova – soprattutto piccole – ricoperte da un sottile strato di pellicola in alluminio colorato, materiale fragile che si accartoccia completamente: questi incarti devono essere gettati nei contenitori per gli IMBALLAGGI IN PLASTICA E METALLI.
Come ultima tipologia di incarto per le uova di Pasqua troviamo il tessuto non tessuto o TNT, materiale morbido o e resistente, adatto alle alte temperature. In questo caso l’incarto va gettato nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO.
Parliamo infine degli altri rifiuti derivanti dalle uova di Pasqua: normalmente le etichette sono in carta, e possono essere conferite nel contenitore per la raccolta di carta e cartone.
Il conetto di supporto dell’uovo, invece, è in plastica: gettatelo nel contenitore per la raccolta degli imballaggi in plastica. Anche il contenitore in plastica che contiene la sorpresa (solitamente un ovetto più piccolo, o una bustina trasparente) deve essere conferito tra gli imballaggi in plastica.
No perché il sacchetto di plastica, essendo considerato frazione estranea, risulta fortemente inquinante per il materiale cartaceo raccolto. Quindi non va utilizzato nessun sacchetto per la carta.
Il polistirolo da imballaggio (es. vaschette) va negli IMBALLAGGI IN PLASTICA E METALLI.
Il tetrapak va gettato in CARTA, CARTONE E CARTONCINO.
Sì, in ogni caso.
Vanno gettati nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO.
Vanno gettate nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO.
Un’ISOLA ECOLOGICA, o più propriamente ecocentro, è un’area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti. I cittadini possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti o pericolosi. L’utilità principale è quindi, quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente.
Perché tale servizio non rientra nei servizi di pubblica raccolta. Viene solo permesso di conferire, assieme agli SCARTI ALIMENTARI E ORGANICI, nell’apposito bidoncino da strada, lo sfalcio dell’erba e le potature di piante e fiori in piccole quantità.
Vanno nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO con l’apposito cappuccio inserito, in modo che l’ago non sia pericoloso.
Vanno conferiti presso l’ ISOLA ECOLOGICA.
Le braci, prima di essere introdotte negli SCARTI ALIMENTARI E ORGANICI, devono essere spente.
Vanno conferite presso l’ ISOLA ECOLOGICA.
Se in buono stato presso gli appositi contenitori dedicati , altrimenti nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO.
Vanno conferiti presso l’ISOLA ECOLOGICA.
Per smaltire l’amianto occorre rivolgersi assolutamente a ditte autorizzate specializzate nello smaltimento di questo materiale le cui fibre comportano gravi rischi per la salute.
Conferiscilo all’ISOLA ECOLOGICA o chiama il numero di telefono per il ritiro a domicilio gratuito dei rifiuti ingombranti e/o RAEE (fino a tre pezzi) comunicando l’intestatario della bolletta.
Nel RESIDUO NON RICICLABILE – INDIFFERENZIATO oppure negli SCARTI ALIMENTARI E ORGANICI se l’involucro è in materiale biodegradabile.